Descrizione
Attraverso un lavoro di riduzione all’essenziale, Maurice Bellet traccia un percorso intellettuale rigoroso, complesso nelle sue articolazioni e, al tempo stesso, semplice nel suo movimento. Bellet è convinto che la modernità occidentale abbia ormai logorato i fondamenti mitici, ideologici, culturali che hanno tenuto in piedi la civiltà dell’occidente. Sono in crisi le fedi come le grandi ideologie laiche di tipo politico o scientifico. Ma allora, che cosa resta, quando non resta niente? La risposta dell’autore è di una semplicità assoluta! Rimane quel qualcosa di ineffabile che si offre nella relazione umana. È una specie di gioia primitiva di essere che permette di percepire il volto dell’altro come volto, la voce come parola, il corpo come amore. Se questa luce non attraversa la relazione, non si instaura nemmeno l’umanità dell’uomo.Questo è l’incipit, l’inizio.