Descrizione
Prefazione di Angelo Casati
Nella sospensione del tempo quotidiano, davanti all’immagine della Madonna del parto di Piero della Francesca, si dischiude il sostare di una donna (Lei). L’affresco sprigiona rancori e ferite, confinati, fino ad allora, nel silenzio. Nel dialogo con la figura dell’Angelo, si snoda, in una sinfonia di toni, il racconto delle domande -ineludibili per una donna- che dimorano attorno alla soglia inquieta tra infertilità e fertilità, del corpo e dell’anima; attorno alla figura della madre; attorno alla relazione d’amore. In questo scenario, si apre lo spazio sofferto che prelude ad un “nascere una seconda volta”: un suo nascere e non di altri; è l’annuncio del proprio esserci.